I nostri avvocati rispondono alle domande pi๠comuni sull'avviso di addebito: come fare opposizione, quali sono i termini di prescrizione, in quali casi si può fare ricorso e come fare.
A far data dal 1 gennaio del 2011 l' INPS dispone di un valido strumento atto alla riscossione di contributi e premi previdenziali non versati denominato avviso di addebito. Tale strumento oggi rappresenta l' equivalente della cartella di pagamento ed al pari della cartella esattoriale è titolo immediatamente esecutivo. Dunque, tale avviso di addebito, può essere messo in esecuzione senza la necessità di un atto successivo alla sua emanazione.
Innanzitutto quando si riceve un avviso di addebito è opportuno farlo visionare ad un avvocato esperto in tale settore, il quale, fin da subito, sarà in grado di suggerire al cliente-contribuente se ci sono o meno i presupposti per impugnare, innanzi alla sezione lavoro del tribunale ordinario territorialmente competente, gli avvisi di addebito ricevuti o a mezzo pec oppure mediante raccomandata, e chiederne dunque l' annullamento. Sottoporre tali documenti all'attenzione di un professionista è sempre consigliabile in quanto possono esserci i presupposti per veder annullato tale debito.
Una volta che viene notificato al contribuente l' avviso di addebito mediante pec o raccomandata con ricevuta di ritorno, questi ha 60 giorni di tempo per saldare il debito rimettersi in “ bonis “ con il fisco, viceversa, allo scadere dei 60 giorni, l' avviso di addebito viene consegnato telematicamente all' agenzia delle entrate e riscossione per la formazione del ruolo e quindi per il recupero coattivo.
Il mancato esercizio di un diritto da parte del soggetto titolare per un periodo di tempo stabilito dalla legge comporta l' estinzione dello stesso per prescrizione. Non si può restare assoggettati ad un determinato obbligo per sempre, quando viceversa il titolare del diritto soggiace tacito all' inerzia del passar del tempo. I contributi previdenziali, al pari di premi assistenziali e previdenziali si prescrivono in 5 anni a partire dal giorno in cui il contribuente avrebbe dovuto versarli oppure iniziano a decorre da quando il contribuente abbia ricevuto un atto interruttivo della prescrizione stessa.
Anche l' avviso di addebito si prescrive in 5 anni ed i termini iniziano a decorrere da quanto il contribuente è venuto a conoscenza dell' avviso stesso ovvero da quanto gli è stato notificato. Qualora in tale arco di tempo (5 anni dalla notifica) non abbia ricevuto alcun altro atto come cartella esattoriale, iscrizione ipotecaria, sollecito di pagamento, il debito si intenderà prescritto e per far valere la prescrizione dello stesso occorrerà impugnarlo giudizialmente.
L' avviso di addebito può essere impugnato per una molteplicità di ragioni: per vizi che possono colpirlo nella sua formazione, come per esempio un errore nel calcolo degli importi da parte dell' ente che lo ha emesso, un vizio nella notifica al contribuente, quando il debito sia caduto in prescrizione oppure in decadenza, quando il debito sia stato pagato in toto oppure in parte.
Innanzitutto occorre rispettare i termini di prescrizione, ovvero si può proporre ricorso entro 40 giorni da quanto è stato notificato l' avviso di addebito. Tale ricorso deve essere depositato presso Il Tribunale Ordinario nella persona del Giudice del Lavoro. Fatto ciò, il giudice, nel rispetto di quanto stabilito dall' art. 415 c.p.c., fissa la data di prima udienza con decreto, tale decreto viene comunicato a mezzo PEC all' avvocato del ricorrente costituito il quale, deve provvedere a notificare il ricorso unitamente al decreto di fissazione di udienza alla controparte almeno 30 giorni prima della data di prima udienza. Tale termine perentorio ha come finalità quella di consentire alla controparte-convenuta il diritto di difesa.
Lo studio Legale Sgambatoassociati fornisce assistenza legale sull' intero territorio nazionale. Quotidianamente sempre pi๠numerosi clienti ci contattano per far analizzare le proprie posizioni con il fisco inoltrandoci cartelle esattoriali, avvisi di addebito, avvisi di pagamento, estratti di ruolo, chiedendoci se ci sono i presupposti per poter agire in giudizio ed annullare totalmente o parzialmente le proprie posizioni debitore. Non è possibile proporre ricorso giudiziario innanzi al Giudice del Lavoro online.
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